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L'ECO DELLA GIOIA - Decidere con fermezza

1) Quando “andare di fretta” ti porta nella direzione della vita? Su quali aspetti della vita vorresti invece rallentare il passo e fermarti? 
Andare di fretta non è mai stata una mia prerogativa. Ho sempre visto la corsa a qualcosa come una competizione con gli altri e non mi ha mai entusiasmato. Invece, attraverso le parole delle prediche e scavando a fondo la mia coscienza, ho capito che l'"andare di fretta" non ha un significato competitivo, ma significa decidere con fermezza alcuni aspetti della vita senza prorogarli nel tempo per pigrizia. Quando dovrò ancora scoprirlo riflettendo sulla mia personalità. Ci sono degli aspetti su cui vorrei sicuramente rallentare per dire: "Ok questo va migliorato". Uno di questi è sicuramente l'aspetto delle relazioni che ho. Questo periodo di preghiera mi ha fatto capire che devo intensificare ulteriormente i rapporti con le persone strette che mi circondano. Un altro aspetto su cui sicuramente voglio rallentare è lo sport poiché voglio trovare un equilibrio tra allenamenti e vita privata.

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L'ECO DELLA GIOIA - Una corsa che porta agli altri

1) Quando "andare di fretta" ti porta nella direzione della vita? Su quali aspetti della vita vorresti invece rallentare il passo e fermarti?
Durante i ringraziamenti della mattina, dopo la veglia, il Papa ha ringraziato gli organizzatori della GMG: mi ha colpito profondamente una sua frase, in cui si descrive il mondo come un posto dove si corre molto ma spesso senza una meta: _"Avete corso tanto, non però con la corsa frenetica e senza meta che a volte è quella del nostro mondo, no, voi avete corso in un altro modo: avete fatto una corsa che porta incontro agli altri per servirli in nome di Gesù". Il concetto che passa questa frase è molto importante: senza una meta o un obiettivo chiaro, per cui valga la pena di lottare e consumare la vita , possiamo correre quanto vogliamo ma il rischio di correre a vuoto, di sbandare e di perdersi è sempre dietro l'angolo.

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L'ECO DELLA GIOIA - Riportare la gioia laddove si è persa

WhatsApp Image 2023 08 09 at 13.40.07Leggi tutte le testimonianze su GMG: L'ECO DELLA GIOIA

1) Quando “andare di fretta” ti porta nella direzione della vita? Su quali aspetti della vita vorresti invece rallentare il passo e fermarti?
Quando so che ciò che sto facendo ha un impatto positivo sulle persone con cui entro in relazione, ciò mi permette di formulare poi delle riflessioni di senso per la mia vita.
Allo stesso tempo sono consapevole che ho bisogno di più tempo per entrare in relazione con Dio e avere cura della mia fede che é un cammino che avviene con calma e con passi fatti poco alla volta.

2) Quali parole del papa, durante la veglia e la messa, ti hanno "colpito e affondato"?
"La gioia é missionaria" é stata la frase che più mi ha colpita perché mi ha ricordato lo scopo della mia vocazione, ovvero quello del lavoro educativo con i minori che si trovano in situazioni di fragilità e sofferenza. Infatti, noi educatori abbiamo il compito di riportare gioia laddove si é persa e far sì che questa catena non si fermi mai ma che venga sempre di più alimentata e portata in ogni angolo del mondo, soprattutto per consegnare ai bambini e agli adolescenti la speranza di un amore gratuito che é quello di Dio.

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L'ECO DELLA GIOIA - Esperienze profonde

1) Quando “andare di fretta” ti porta nella direzione della vita? Su quali aspetti della vita vorresti invece rallentare il passo e fermarti?
- Il viaggio è già la meta: non affrettare il viaggio, ma non per questo rimandare a “quando sarò più grande”.
- Il futuro inizia vivendo in pienezza il presente senza inutili frette, ma con una sana inquietudine, delle domande che non paralizzano, ma rendono più vero il cammino.

2) Quali parole del Papa, durante la veglia, la Messa e gli altri momenti di Lisbona ti hanno "colpito e affondato"?
Dalla cerimonia di accoglienza
- Nella Chiesa c’è posto per tutti. 
-  Dio ti ama, Dio ti chiama.
- Fare domande è giusto, anzi spesso è meglio che dare risposte, perché chi domanda resta “inquieto” e l’inquietudine è il miglior rimedio all’abitudine.
Dalla via crucis
- Gesù, con la sua tenerezza, asciuga le nostre lacrime nascoste. Gesù riempie, con la sua vicinanza, la nostra solitudine. 
- Gesù vuole colmare la nostra paura, la tua paura, la mia paura, quelle paure oscure vuole colmarle con la sua consolazione.
- Bisogna correre il rischio di amare. È un rischio, ma vale la pena correrlo, e Lui ci accompagna in questo. Sempre ci accompagna. Sempre cammina. Sempre, durante la vita, sta insieme a noi.

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L'ECO DELLA GIOIA - Gesù ci tiene per mano

2) Quali parole del Papa, durante la veglia, la Messa e gli altri momenti di Lisbona ti hanno "colpito e affondato"?
Mi ha colpito innanzitutto il silenzio durante la Veglia che si è creato nel momento dell' esposizione dell'Eucarestia: incredibile come così tante persone siano rimaste in silenzio e in preghiera davanti a un mistero che è più grande di noi e che forse nessuno di noi comprende fino in fondo. È stata una preghiera  che ci ha unito profondamente e ci ha fatto sentire che possiamo costruire la pace. 
Nel discorso del Papa mi ha colpito quante volte sia risuonata la parola "gioia" e come lui abbia più e più volte messo l’accento sulla necessità di ricercare questa gioia nel dialogo e nell’incontro con gli altri, perché la gioia è un sentimento più grande e più profondo della felicità e dunque non possiamo interamente trovarla dentro di noi, ma abbiamo bisogno di ricercarla durante il nostro cammino di vita. Questo pensiero si ricollega anche al passaggio che più mi ha colpito durante la messa: il terzo invito del papa a non temere. Tante volte la nostra strada si incontra e si interseca con quella di altre persone, che percorrono un tratto più o meno lungo di vita insieme a noi: tante volte, questi incontri ci segnano, ci cambiano, ci interrogano, ci sorprendono; a volte capita anche che questi incontri facciano nascere in noi un senso di sconforto o di scoraggiamento. Il papa ci ha invitato a non temere, a non avere paura, a non scoraggiarci di fronte ai problemi e alle sfide della vita: dobbiamo coltivare i nostri sogni, credere in noi stessi, nelle nostre capacità e nelle nostre potenzialità. Non dobbiamo avere paura di non essere abbastanza, di non essere perfetti, di non essere i migliori. Non dobbiamo scoraggiarci quando la vita sembra andare per il verso sbagliato, quando ci sentiamo inadeguati, quando veniamo sopraffatti dagli eventi. Nelle difficoltà, così come nei momenti di gioia, Gesù ci tiene per mano, Gesù non ci lascia mai soli!

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