L'ECO DELLA GIOIA - Decidere con fermezza
1) Quando “andare di fretta” ti porta nella direzione della vita? Su quali aspetti della vita vorresti invece rallentare il passo e fermarti?
Andare di fretta non è mai stata una mia prerogativa. Ho sempre visto la corsa a qualcosa come una competizione con gli altri e non mi ha mai entusiasmato. Invece, attraverso le parole delle prediche e scavando a fondo la mia coscienza, ho capito che l'"andare di fretta" non ha un significato competitivo, ma significa decidere con fermezza alcuni aspetti della vita senza prorogarli nel tempo per pigrizia. Quando dovrò ancora scoprirlo riflettendo sulla mia personalità. Ci sono degli aspetti su cui vorrei sicuramente rallentare per dire: "Ok questo va migliorato". Uno di questi è sicuramente l'aspetto delle relazioni che ho. Questo periodo di preghiera mi ha fatto capire che devo intensificare ulteriormente i rapporti con le persone strette che mi circondano. Un altro aspetto su cui sicuramente voglio rallentare è lo sport poiché voglio trovare un equilibrio tra allenamenti e vita privata.
2) Quali parole del Papa, durante la veglia e la messa e negli altri momenti di Lisbona, ti hanno "colpito e affondato"?
Durante la veglia il Papa ha detto tante parole che potrebbero avermi "colpito e affondato" ma sicuramente una mi ha colpito in particolare: " l'unico momento in cui puoi guardare una persona dall'alto verso il basso è quando la aiuti a rialzarsi". Questa frase è per me significativa e mi ha toccato il cuore per la profondità del messaggio che voleva trasmettere. Perché proprio questa? Perché mi ha cambiato il modo di vedere le altre persone, di non avere prime impressioni azzardate e sicuramente un motivo in più per aiutare le persone in difficoltà senza metterle a disagio .
3) Qual è il tesoro che hai trovato nella GMG e che vorresti condividere con altri giovani che non vi hanno partecipato?
La bellezza del vedere. Nella GMG ho trovato un'intensa fraternità, che accomunava tutti noi giovani davanti alla croce. Sapere che eravamo lì per la stessa fede metteva le lacrime agli occhi. Il tesoro che ho trovato, che fatico un po' a fare, è quello della condivisione . Condividere un saluto, qualche parola di amicizia, apprezzamenti verso nazioni lontane da noi o, semplicemente, per un cibo tipico della propria nazione è un aspetto della vita che dovrebbe esser presente nella nostra quotidianità. Purtroppo non c'è ancora, ma farò tesoro di questa esperienza in modo da poter cambiare almeno nella mia vita questo aspetto che trovo fondamentale.
Pietro (19 anni)
Comunità Pastorale S.Teresa di Gesù Bambino - Desio
CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO
In cammino con la Chiesa
Attualità
Percorsi
Articoli recenti
Speciale Quarantesimo
AUSILIARIE DIOCESANE: 40 anni di «GRAZIE»
L'Arcivescovo alle Ausiliarie: «Questo è il tempo della vostra missione»
Video: Ausiliarie diocesane: «Testimoni coraggiose della vita consacrata»
Programma del convegno: Il piacere spirituale di essere popolo
Un appuntamento atteso da quarant'anni: le Ausiliarie Diocesane in udienza da Papa Francesco
Area riservata
Chi è online
Abbiamo 16 visitatori e nessun utente online