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Cooperatrici pastorali diocesane: una presenza che si fa dono

WhatsApp Image 2022 11 29 at 16.29.46Il 30 novembre 2022 ci uniamo alla preghiera di ringraziamento della Diocesi di Treviso e delle Cooperatrici pastorali diocesane per il 30' anniversario di fondazione. Chi sono le Cooperatrici, con cui da alcuni anni, insieme alle Cooperatrici ecclesiali di Vicenza e Collaboratrici apostoliche di Padova ci confrontiamo sul carisma e su tematiche teologiche e con le quali siamo state ricevute dal Papa nel 2019?  

Similmente alle altre istituzioni diocesane e alla nostra vocazione, sono donne consacrate al Signore per essere a servizio della missione della Chiesa diocesana e inviate dal Vescovo nelle parrocchie e negli organismi diocesani per cooperare a tempo pieno con i presbiteri e i laici nella cura pastorale e nella costruzione di comunità cristiane sempre più missionarie, chiesa viva fra le case.

A quali sfide sono chiamate oggi nella Chiesa e nella società?

A un discernimento del modo in cui lo Spirito parla oggi agli uomini e alle donne profondamente cambiati sotto tanti aspetti: culturale, sociale, psicologico, antropologico. A cercare, insieme a tutta la Chiesa, come intercettare le nuove domande di senso e come riorientare l’agire pastorale verso una possibile risposta. A una maggiore comprensione e valorizzazione della presenza femminile nella Chiesa e nella società, che si manifesti anche nelle forme di cooperazione all’attività pastorale. Ed infine alla promozione della dimensione sinodale, in particolare il dialogo tra le diverse figure ministeriali, nell’orizzonte di una Chiesa sempre più sinodale e circolare. 

Approfondisci sul settimanale della Diocesi di Treviso con la testimonianza di Maria Marangon

Guarda la puntata di In cammino su TV 2000 del 14.12.2022

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KYRIE, AMEN, ALLELUIA: la proposta pastorale 2022/2023

proposta pastE' stata presentata il 24 giugno ai decani la proposta pastorale del Vescovo per l'anno 2022/2023. Di seguito il link al sito della Diocesi per scaricare il testo e ascoltare direttamente mons. Delpini. Il tema è quello della preghiera: «Nessuno – neppure i preti, neppure i cristiani impegnati, neppure i consacrati e le consacrate – è al riparo dalla tentazione di trascurare la preghiera. I preti devono chiedere alla gente: come pregate? Quando pregate? In che modo posso aiutarvi a pregare? E la gente deve chiedere ai preti: come pregate? Quando pregate? In che modo possiamo aiutarvi a pregare?».
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Sante subito! Metti un dado in piazza a San Fedele...

famiglie milano...in un sabato di metà giugno, a pochi passi dal Duomo, in un pomeriggio assolato, ma con una certa brezza che rende il cielo terso e la calura sopportabile. Metti un dado, un percorso sul manto stradale che ricorda il gioco dell'oca, tre tiri per famiglia e la piazza si anima di vociare, di sguardi, di confronti e in qualche caso di confidenze sussurrate. E' il sabato della festa per le famiglie della Diocesi, richiamate dal Vescovo Mario, attorno alla cattedrale per un momento di festa, di ascolto e di preghiera insieme.
Tre piazze attigue accolgono nel pomeriggio piccoli e grandi con stand, giochi, colori e fantasia.
In Piazza San Fedele l'animazione è curata da "Incontro Matrimoniale", "Equipe Notre-Dame", "Retrouvaille" e "Gruppo Acor", realtà di accompagnamento e di sostegno alla famiglia anche in periodi di crisi e separazione.

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Memoria di S. Paolo VI: la Chiesa si fa dialogo

montiniCelebriamo oggi la memoria liturgica di San Paolo VI, a cui siamo legate per la profonda intuizione che ebbe del nostro carisma quando era Vescovo di Milano, intuizione che consegnò al discernimento ecclesiale portato a compimento, in una lunga opera di fondazione, dai sui successori, i card. G. Colombo e C. M. Martini insieme alle giovani della Diocesi che si riconoscevano in esso.  

Negli anni che precedevano il Concilio la novità della sua intuizione, dalle tinte profetiche, era la convinzione del necessario passaggio, per le donne consacrate, dalla collaborazione alla pastorale del Vescovo alla corresponsabiltà con lui per la cura della Chiesa locale. Questo comportò la nascita di una nuova figura di donna consacrata - l'Ausiliaria Diocesana - che attinge la propria spiritualità dalla Chiesa ambrosiana e che della Chiesa locale fa l'orizzonte del proprio servizio. 

L'appello che oggi vogliamo fare nostro è contenuto nella Ecclesiam Suam: la Chiesa deve venire a dialogo con il mondo in cui si trova a vivere. La Chiesa si fa parola; la Chiesa si fa messaggio; la Chiesa si fa colloquio. Nessuno è estraneo al suo cuore. Nessuno è indifferente per il suo ministero. E' la forma della pastorale.

Barbara Olivato

CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO

 

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