UN LIBRO IN VALIGIA/3: Il diario di Etty Hillesum
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UN LIBRO IN VALIGIA/2: Pasqua in Galilea
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PASQUA IN GALILEA. Incontro con il Cristo risorto, di E. Leclerc, edizioni Messaggero Padova
Potremmo essere tentati di rimandare la lettura di questo libro alla settimana in albis e in effetti è il tempo appropriato per gustarlo. Ma lo consiglio anche in questo tempo di sosta estiva perché l’autore, prendendo le mosse dagli eventi pasquali, rilegge il comando di tornare in Galilea per incontrare il Risorto come una vera e propria esperienza di vita. Arrivati a quella che sembra la fine, occorre tornare agli inizi… alle origini della sequela, alla Galilea interiore, facendo dei veri e propri esercizi spirituali di rilettura della propria vocazione.
UN LIBRO IN VALIGIA/1: Venite a mangiare con me
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Ho avuto l'occasione di ascoltare uno dei due autori (Dotti) in una serata quaresimale. Il tema del libro ha suscitato subito il mio interesse dato che è un filo conduttore che spesso utilizzo nella catechesi soprattutto quando mi rivolgo ai genitori dei bambini dell'iniziazione cristiana. Nel vangelo spesso si parla di cibo e banchetti non solo quando Gesù è il protagonista ma anche nelle parabole (es. Lazzaro e il ricco epulone) o in altri contesti (es. Erode che festeggia il suo compleanno). Un tema quotidiano che dice relazione, lavoro, accoglienza, prendersi cura di... Ma anche fatica, compromessi, litigi....
ATtratti DALLA SALVEZZA: la Risurrezione
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Pregando i Vangeli della risurrezione mi compare davanti agli occhi la bellissima pittura murale: “La resurrezione” di Piero della Francesca eseguita tra il 1450 e il 1463 e conservata nel Museo Civico di Sansepolcro, sua città natale.
In questa immagine si vede il piede di Gesù che schiaccia con forza la tomba, che per tre giorni l’ha tenuto prigioniero, come un cacciatore blocca la sua preda in segno di conquista, in mano tiene con decisione la bandiera della vittoria, costata sangue, come ci ricorda la ferita ancora aperta e sanguinante del costato e i segni evidenti della crocifissione, gli occhi aperti e fissi sembrano volerci dire che questo dono è proprio per noi e il suo sguardo serio che la resurrezione è un evento straordinario che coinvolge l’intero cosmo.
Gli alberi sullo sfondo sono il segno che Gesù è il Signore della vita e che con Lui l’esistenza diventa piena, significativa e bella in quanto porta frutto.
Tutto questo, non è una bella storia del passato, infatti questa strana tomba a forma di altare ci ricorda che ancora oggi in ogni celebrazione Eucaristica, Gesù muore e risorge per dirci che ha sconfitto la morte e per donarci la vita per sempre; infatti, il male non è l’ultima parola della vita, i soldati che dovevano vegliare dormono (che contrasto tra i loro occhi chiusi e quelli di Gesù sbarrati) mentre Gesù è vivo e vittorioso.
Maria Chiara Goglio
ATtratti DALLA SALVEZZA: la donna del profumo
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