Stampa

Tra voi non sia così/3: CONCRETEZZA

percorso pastorale 25 26 18settGià da queste poche annotazioni emerge come l’Arcivescovo desideri che la sinodalità non sia ridotta a un discorso, ma si traduca in una vita concreta caratterizzata da stili e scelte che arrivano a toccare le strutture e le procedure.
A questa concretizzazione è dedicata la seconda parte della lettera che si concentra in particolare sul modo dell’esercizio dell’autorità e del procedere sinodale nella conduzione del cammino delle comunità e nel discernimento dei passi per la missione. Tutti sono invitati a cambiare: i preti nel modo di vivere il loro ministero dentro un presbiterio e con il contributo imprescindibile di tutti i fratelli e sorelle della comunità; i laici crescendo nella propria responsabilità missionaria e nella corresponsabilità ecclesiale, uscendo dal frequente atteggiamento della delega al prete.

Leggi tutto...

Stampa

Tra voi non sia così/2: FONDAMENTO

proposta pastorale 25 25 15settIl fondamento di tale originalità è certamente la docilità all’azione dello Spirito, che, a partire dal Battesimo, genera ed edifica continuamente il Popolo di Dio attraverso l’annuncio della Parola, la vita sacramentale, i diversi ministeri e carismi, gli organismi di partecipazione - ad esempio i diversi Consigli o le Assemblee sinodali decanali.

Leggi tutto...

Stampa

Tra voi non sia così/1: ORIGINALITÀ

proposta pastorale 25 26 11settÈ il termine che introduce la proposta pastorale e segnala come l’essere cristiani si renda evidente nell’esprimere un’originalità irrinunciabile rispetto al contesto socio culturale. I cristiani infatti sono come gli altri, ma anche assolutamente originali perché scelgono di porsi nella realtà con lo stile di Gesù.
Hanno relazioni più o meno positive, ma fanno del perdono la chiave per superare distanze, opposizioni e difficoltà. Pur avendo ovviamente legami specifici – familiari e sociali – si riconoscono però fratelli di ogni uomo e donna, anche tanto diversi ed estranei. Si sentono responsabili di essere “segno e strumento” (LG 1) del Regno di Dio, verso cui tutti siamo incamminati, e dell’annuncio del Vangelo, ma “ma non presumono di averlo compreso fino in fondo e scoprono nella differenza dell’altro che incontrano una parola che fa comprendere quel Vangelo più in profondità”.

Leggi tutto...

Stampa

PROPOSTA PASTORALE 2025-26: Tra voi non sia così

percorso pastorale 2025 26La Proposta pastorale intende promuovere in diocesi la ricezione degli esiti del cammino sinodale compiuto in questi anni a livello di Chiesa universale e di Chiese in Italia – quest’ultimo percorso arriverà a compimento nel prossimo autunno. Scrive l’Arcivescovo: “È tempo ora di portare il Sinodo in casa, come una docilità allo Spirito, come un principio di riforma dell’essere Chiesa per essere missione, come stile, come procedure” (pag 15).
Evidente, ma non necessariamente realizzato, è l’obiettivo: essere Chiesa che esprime la sua natura missionaria. La lettera segnala anzi come il tema della missione sia spesso imbarazzante per le comunità cristiane; la sua riduzione a luogo comune “l’anestetico che spegne l’inquietudine e l’interrogativo della missione”. La prova è che “l’annuncio della risurrezione di Gesù, fondamento della nostra fede, rischia di essere offerto come un assioma un po’ improbabile, come un “amen” convenzionale. Perciò – a quanto sembra – non suscita entusiasmo, non irradia gioia, non offre ragioni per la speranza” (pag 22-23).  È allora necessario anzitutto porci in quell’atteggiamento di conversione a cui lo Spirito chiama e che anche il Documento Finale del Sinodo dei Vescovi individua come cifra fondamentale del cammino che abbiamo di fronte, sollecitando nei capitoli centrali alla conversione delle relazioni, dei processi e dei legami.

Leggi tutto...

Stampa

DONNE DI SPERANZA/7: Susanna, fedeltà nel quotidiano

susannaDi Susanna il vangelo dice solo due cose: il nome e che era parte di quel gruppo di donne che seguivano Gesù fin dalla Galilea e servivano lui e gli apostoli con i loro beni (Lc 8, 1-3).
Sembra molto poco, ma a me questo “poco” ha fatto pensare diverse cose.
Anzitutto se Luca la cita per nome è perché i suoi interlocutori dovevano conoscerla, forse viveva in quella comunità cristiana. Che persona sarà stata? Impossibile stabilirlo. Certamente per chi ascoltava il Vangelo secondo Luca poteva essere la vicina di casa, una che faceva la vita normale di tutti, una che incontravano nel giorno del Signore quando si riunivano per “spezzare il pane” in memoria del Maestro, poteva essere particolarmente affabile, o avere un carattere spigoloso… Al di là di queste e altre possibilità tutte plausibili, io credo che lei dovesse comunque essere una donna di Speranza, che in qualche modo, incontrarla significasse intuire una possibilità di gioia e di serenità nelle diverse circostanze, anche difficili la cui fonte era dentro, profonda.
Ne sono convinta per la seconda caratterizzazione che ne dà Luca: apparteneva a quel gruppo abbastanza folto di donne che il Maestro lo avevano conosciuto bene, lo avevano seguito fin dalla Galilea, non si erano perse un colpo della sua vicenda terrena, l’avevano condivisa e alla fine erano state le prime testimoni della sua Resurrezione - proprio il profilo dell’apostolo, come ci ricorda l’elezione Mattia nel libro degli Atti (1, 15-26). Ecco, Susanna era una di loro, una delle donne della Resurrezione.

Leggi tutto...

AGENDA DIOCESANA

AGENDA DIOCESANA 2025-26

CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO

 

In cammino con la Chiesa

 

Attualità

Percorsi

Articoli recenti

Speciale Quarantesimo

Area riservata

Chi è online

Abbiamo 27 visitatori e nessun utente online

I cookies ci aiutano ad offrirti un servizio migliore. Continuando a navigare accetti l'utilizzo dei cookies.