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L'ECO DELLA GIOIA - Alzati e vai

2) Quali parole del papa, durante la veglia e la messa, ti hanno "colpito e affondato"?
Le parole del papa che più mi hanno colpito sono “Alzati e vai”, mi hanno colpito perché sono parole che ogni persona può percepire in un modo diverso in base al contesto in cui vive o il periodo della vita in cui è. Queste parole mi sono rimaste molto perché sono stata, per un anno, in una fase un po' di limbo e solo poco fa ho trovato la forza di alzarmi e puntare verso il mio sogno nonostante le mille difficoltà e le molte paure.
Un’altra parola che mi ha colpito è “Non temere”,  non temere di essere te stesso, non temere di trasmettere ciò che hai vissuto e imparato, non temere di mostrare la tua fede o le tue differenze.
Questa parola mi ha colpito perché il papa ha voluto sottolineare che ognuno è perfetto a modo proprio e l'importante non è ciò che vedono gli altri, ma ciò che vede Gesù e come ci sentiamo noi.

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L'ECO DELLA GIOIA - Non temere

1) Quando “andare di fretta” ti porta nella direzione della vita? Su quali aspetti della vita vorresti invece rallentare il passo e fermarti?
Personalmente credo che andare in fretta non riesca a condurre nella direzione della vita giusta per ciascuno. Andando di fretta lungo un sentiero si può superare un bivio senza notarlo e prendere la via sbagliata, allo stesso modo non riflettendo sulle scelte da prendere o facendolo in modo superficiale per evitare di “sprecare tempo” si rischia di vedere una sola via che apparentemente sembra essere quella ideale, ma poi a volte non si rivela tale e si ha bisogno di tornare indietro.
Penso che alle volte pure a me sia capitato di prendere decisioni in modo affrettato o per necessità o per leggero disinteresse, quindi una cosa su cui vorrei rallentare è appunto il tempo che mi lascio per riflettere sulle proposte o richieste che mi vengono fatte.

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L'ECO DELLA GIOIA - Rendere il mondo un posto migliore

WhatsApp Image 2023 08 09 at 21.14.38Leggi tutte le testimonianze su GMG: L'ECO DELLA GIOIA
1) Quando “andare di fretta” ti porta nella direzione della vita? Su quali aspetti della vita vorresti invece rallentare il passo e fermarti?
"Andare di fretta" penso sia giusto solo quando bisogna andare verso gli altri, ovvero per partecipare agli incontri che la nostra giornata ci pone davanti. Una volta giunti ad essi, che siano con persone conosciute e più intime oppure un incontro occasionale con persone "straniere" alla nostra vita, bisogna rallentare e fermarsi, per ascoltare, per condividere bisogni ed emozioni, cercando di essere portatori di gioia nella vita dell'altro , perché ognuno di noi ha la capacità di farlo semplicemente essendo se stesso.
 
2) Quali parole del Papa, durante la veglia, la Messa e gli altri momenti di Lisbona ti hanno "colpito e affondato"?
Le parole che mi hanno maggiormente colpito sono quelle in cui il Papa menziona l'unico momento in cui si può guardare qualcuno dall'alto in basso, quando lo si aiuta a rialzarsi. Come il Papa, penso che nessuno di noi si possa permettere di giudicare l'altro o di pensare di essere migliore o peggiore. Penso che ognuno di noi ha la capacità di aiutare l'altro a tirare fuori il meglio di sè e che ognuno di noi è in grado di tendere una mano verso l'altro per aiutarlo a rialzarsi o semplicemente per essere felici insieme.

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L'ECO DELLA GIOIA - Niente vale se non ho l'Amore

GMG S. GiulianoLeggi tutte le testimonianze su GMG: L'ECO DELLA GIOIA
1) Quando “andare di fretta” ti porta nella direzione della vita? Su quali aspetti della vita vorresti invece rallentare il passo e fermarti?
La mia vita è un costante “andare di fretta” perché ho sempre molte cose da fare e questo mi piace perché mi permette di mettere a disposizione le mie qualità in diversi ambiti. Mi dona la gioia del condividere di cui si è molto parlato durante la GMG. Allo stesso tempo però capisco che ci sono determinati aspetti della vita che richiedono maggiore attenzione e dunque sento la necessità di rallentare…. Uno tra questi è proprio il rapporto con Dio. Credo che serva prendersi del tempo apposito per coltivare questo rapporto e ciò non è compatibile con una vita frenetica. Dunque, la fede può anche diventare un momento di pausa e riflessione rispetto alla quotidianità.

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L'ECO DELLA GIOIA - Dispiega la vela

WhatsApp Image 2023 08 16 at 23.01.29Leggi tutte le testimonianze su GMG: L'ECO DELLA GIOIA
1) Quando “andare di fretta” ti porta nella direzione della vita? Su quali aspetti della vita vorresti invece rallentare il passo e fermarti?
Condivido qualche pensiero: la tematica che più mi ha “toccato” è stata quella della gioia missionaria. Credo che questa gioia sia un vero e proprio invito a una vita carica di amore e di servizio. È quella gioia che trasmettiamo all’altro, quella gioia che viene dal cuore. È una gioia che si manifesta attraverso le azioni che compiamo che risuona nel cuore di chi la riceve. Quando ci prendiamo cura degli altri, ci rendiamo conto di quanto sia importante anche prendersi cura di noi stessi. Infatti, per poter donare gioia agli altri, dobbiamo prima nutrirci di gioia interiore. Questo significa che dobbiamo coltivare un senso di gratitudine per le piccole cose della vita, imparare ad apprezzare i momenti di felicità e cercare di vivere ogni giorno con un atteggiamento positivo.

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Sottocategorie

  • Storie di vocazione

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    Come si sente la vocazione? Come si fa a capire, a orientarsi e a scegliere? Ti raccontiamo la nostra esperienza e la nostra storia...

     

     

     

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    Le donne, che il mattino di Pasqua si recano al sepolcro e alle quali facciamo riferimento per delineare la nostra vocazione, formano una piccola comunità in azione. Esse sono un gruppo di donne, che vanno al sepolcro di buon mattino con gli aromi; riescono a vivere insieme la fatica, l’angoscia, il vuoto di chi vede la vita preclusa e non hanno paura di condividere questo sgomento. Non fingono vita dove vita non c’è. In questo loro andare e condividere, esse incontrano l’inaudita novità della risurrezione e ad esse viene affidato il compito di annunciarla agli altri, in una testimonianza comunitaria. Diventano comunità apostolica, impegnata con la vita a proclamare a tutti Gesù vivo e presente nella storia umana, perché questa storia sia per tutti luogo di salvezza e di santità (St. n°7).
    Le comunità apostoliche nascono così dalla Pasqua: in questa sezione, le comunità delle Ausiliarie si presentano.

  • Servizi

    Noi ausiliarie condividiamo la vita di quella porzione di Chiesa che è la Diocesi di Milano. Ad essa, ai suoi bisogni pastorali, si rivolge la nostra carità e il nostro servizio. Siamo impegnate nelle parrocchie, ma anche in servizi diocesani, o in realtà specializzate come il carcere, l'ospedale, il consultorio, realtà caritative in favore delle donne straniere...

     

     

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