SULL'ARPA A DIECI CORDE/2: salmo 116
popoli tutti, cantate la sua lode,
perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre. Alleluia.
Un breve salmo che appartiene alla categoria dell’Hallel, quei salmi che gli Ebrei recitavano in occasione delle grandi feste e specialmente nel banchetto pasquale.
Mi piace pensare che anche Gesù ha pregato con queste parole nella sua ultima Pasqua. Quella sera saliva dalle labbra di Gesù la lode a Yahweh, a Colui che aveva guidato il popolo nel deserto e lo aveva reso libero! Ma per lui era il Padre e lui era il segno dell’amore e della fedeltà del Signore.
La nostra liturgia ambrosiana delle Ore - con la riforma del 1981 - ha collocato questo salmo nella preghiera delle lodi a chiusura dei salmi laudativi. Ogni giorno, ogni mattina queste parole penetrano nel mio cuore: mi tuffano nel passato e mi aprono a una dimensione mondiale.
Genti tutte…popoli tutti… perché lodare, perché cantare così nel mio oggi? Perché riconosco che l’amore del Signore si riversa ogni giorno su di me e su di noi, su tutta l’umanità con abbondanza. Si è fatto visibile come non mai con l’incarnazione di Gesù, morto e risorto, vivo per sempre: forte è il suo amore per noi.
Nella Pasqua l’alleanza è nuova ed eterna, la fedeltà del Signore dura per sempre.
Quello che celebro è il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, dei miei genitori…il Dio fedele che mi vuole incontrare.
Anche se il mondo, la chiesa, io sono infedele…lui no! Dio c’è, e c’è per noi! Questo mi rassicura e mi permette di attraversare le vicende di ogni giorno con serenità e fiducia.
Alleluia!!!
SULL'ARPA A DIECI CORDE/6: Salmo 15
Il Salmo 15 ci racconta di un duplice movimento: il primo è un abbandonare le false certezze, gli idoli, alle quali ci si è fatti guidare, il secondo è un aggrapparsi, o meglio, un nascondersi, rifugiarsi in Dio affidando a Lui il passato, il presente e soprattutto il futuro. Il salmista, e noi con lui, ci sentiamo al sicuro, raccolti, educati da Dio.
Ho letto e pregato questo Salmo con una donna che si trova nel Casa Circondariale di S. Vittore. Davanti alle parole del salmista Sonia ha messo in gioco la sua storia, la sua stessa vita, ed è arrivata a comporre il suo Salmo. La vita, anche quella segnata dal reato, diviene dimora del Dio della vita. Ora lascio che sia il salmo di Sonia a farsi racconto di una vita che diviene preghiera, a svelare un Dio che si avvicina a ciascuna persona là dove si trova (anche in carcere!) e la raccoglie senza scartare nulla della sua storia.
Raccolta nel tuo calice sono al sicuro
Signore il mio futuro, la mia gioia,
la mia stessa vita l’affido a te.
Raccogli tutto di me nel tuo calice,
così mi sento sicura,
mi lascio andare a te,
mi abbandono al tuo amore.
Anche nei giorni più bui
senza luce,
tu non smetti di istruirmi, di indirizzarmi, di sostenermi.
Raccolta nel tuo calice non posso cadere né perdermi,
sento tanto la tua presenza
che mi sento al sicuro,
perché già ho sperimentato che la fine
in verità è un nuovo inizio
sempre nella gioia e dolcezza della tua presenza.
Prega con il Salmo 15
Cooperatrici pastorali diocesane: una presenza che si fa dono
Similmente alle altre istituzioni diocesane e alla nostra vocazione, sono donne consacrate al Signore per essere a servizio della missione della Chiesa diocesana e inviate dal Vescovo nelle parrocchie e negli organismi diocesani per cooperare a tempo pieno con i presbiteri e i laici nella cura pastorale e nella costruzione di comunità cristiane sempre più missionarie, chiesa viva fra le case.
A quali sfide sono chiamate oggi nella Chiesa e nella società?
A un discernimento del modo in cui lo Spirito parla oggi agli uomini e alle donne profondamente cambiati sotto tanti aspetti: culturale, sociale, psicologico, antropologico. A cercare, insieme a tutta la Chiesa, come intercettare le nuove domande di senso e come riorientare l’agire pastorale verso una possibile risposta. A una maggiore comprensione e valorizzazione della presenza femminile nella Chiesa e nella società, che si manifesti anche nelle forme di cooperazione all’attività pastorale. Ed infine alla promozione della dimensione sinodale, in particolare il dialogo tra le diverse figure ministeriali, nell’orizzonte di una Chiesa sempre più sinodale e circolare.
Approfondisci sul settimanale della Diocesi di Treviso con la testimonianza di Maria Marangon
SULL'ARPA A DIECI CORDE/5: Salmo 144
Un canto di gloria e di riconoscenza da personale si fa comunitario in un crescendo corale di lode che nasce dal cuore e sale dalla terra verso Dio. Colui che prega è nella gioia per la bontà, la fedeltà, la tenerezza, la pazienza, la provvidenza del Signore per tutti i suoi figli. Dove rintracciare anche oggi, nella vita quotidiana, i tratti concreti per cui benedire e lodare? Da dove sgorga la gioia di questa preghiera, per la tenerezza di Dio che si espande, per la sua mano che si apre, per ogni desiderio saziato? Nel silenzio davanti a Lui ecco che si sgranano momenti e incontri.
SULL'ARPA A DIECI CORDE/4: Salmo 77
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