‘Diocesane’ nella chiesa di oggi. Secondo incontro di Desenzano
Si può parlare di un’originalità ministeriale pensando al servizio che, nella Chiesa, svolgono le “Diocesane”?Sabato 23 febbraio eravamo tutte riunite a Desenzano sul Garda per una giornata di studio e riflessione a partire dalle esperienze della ministerialità nelle nostre Chiese locali: le Ausiliarie Diocesane da Milano; le Cooperatrici Pastorali Diocesane da Treviso; le Collaboratrici Apostoliche Diocesane da Padova e le Cooperatrici Ecclesiali Diocesane da Vicenza. In tutto un centinaio di donne - di età diverse, con altrettanti incarichi ecclesiali e storie personali - accompagnate da alcuni presbiteri, nostri assistenti ecclesiastici.
L’incontro plenario ha fatto seguito a quello dello scorso anno che aveva avviato un confronto per ricercare un comune profilo “ecclesiale” all’interno di esperienze differenti di servizio pastorale femminile nella Chiesa che ci ha generato.
Quest’anno il confronto è stato arricchito dall’intervento di don Alphonse Borras, Vicario generale della Diocesi di Liegi in Belgio e docente all’Università Cattolica di Lovanio, canonista ed esperto di teologia del diaconato e dei rapporti tra laici e ministeri ecclesiali.
Le sue riflessioni si sono mosse dalla nostra richiesta di potere riflettere su questa particolare ‘ministerialità’ femminile declinata all’interno della Chiesa locale diocesana. Borras, rileggendo e comparando i testi liturgici di consacrazione di ogni gruppo, si è espresso nei termini di una consacrazione a Dio “a un titolo nuovo”: “Le diocesane sono dedite al ministero in quanto la loro dedizione riflette la loro risposta d’amore a Dio nel servire la Chiesa e la sua missione, cioè nel loro impegno pastorale”: sono donne dedicate per tutta la vita al servizio della diocesi, nella triplice relazione alla comunità ecclesiale, ai presbiteri e al vescovo.
Attesa e responsabilità per una Chiesa più credibile e coraggiosa
Il Papa, lo scorso agosto nella Lettera al popolo di Dio, proprio sul tema degli abusi, affermava che «la dimensione e la grandezza degli avvenimenti esige di farsi carico di questo fatto in maniera globale e comunitaria. Benché sia importante e necessario in ogni cammino di conversione prendere coscienza dell’accaduto questo da sé non basta». Francesco ha rivolto un appello accorato a ciascun battezzato per collaborare «alla trasformazione ecclesiale e sociale di cui abbiamo bisogno».
Come donne di Chiesa desideriamo collaborare in modo attivo e responsabile a questo cambiamento in atto, nutrendo una attesa e assumendoci la responsabilità che ci compete.
Jihad interiore e comandamento dell'amore: il Papa negli Emirati arabi
Con questo post condiviso su twitter papa Francesco commenta il momento storico a cui abbiamo assistito nei giorni scorsi; sono parole che racchiudono il senso e la profezia di questo viaggio.
La prima visita di un pontefice negli Emirati Arabi, culla dell’Islam, che avviene 800 anni dopo l’incontro tra San Francesco e il sultano Malik al-Kamil, porta infatti con sè qualcosa di straordinario e nuovo che merita attenzione: lontano dall’essere un semplice incontro formale o di cortesia, esso è realmente animato da uno spirito innovativo e segna un importante e decisivo passo nel cammino del dialogo interreligioso e nella costruzione di nuove forme di convivenza sociale e di pace tra i popoli.
La sinodalità missionaria dell’assemblea dell’oratorio 2020
Il vescovo Mario, nel discorso di apertura dei lavori dell’assemblea, usando una immagine molto suggestiva, aveva raccomandato di mettersi al lavoro per cercare un paio di scarpe nuove perché i nostri oratori potessero continuare l’appassionato ma anche faticoso cammino di annuncio nell’epoca contemporanea.
Si è iniziato a lavorare e gli oratori sono stati letteralmente invasi da 20 schede che chiedevano di confrontarsi sull’esistente, sui sogni e sulle resistenze per poi offrire un contributo alla conclusione della prima fase dell’assemblea il 9 febbraio.
CARLO MARIA MARTINI E GLI ANNI DI PIOMBO
In cammino con la Chiesa
In libreria
Libri di Ausiliarie diocesane
Vorrei risorgere dalle mie ferite. Chiesa, donne, abusi.
di Anna Deodato
«Perché mi hai inviato?».
Dalla diacronia redazionale alla dinamica narrativa in Es 5,1–7,7
Premio Bellarmino 2016
a cura di Laura Invernizzi
Carlo Maria Martini e gli anni di piombo
di Silvia Meroni
Iniziazione cristiana e conversione pastorale
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