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4. SAN GIUSEPPE: modello di vita secondo lo Spirito

Cattura3«Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo» (Mt 2,13). 
E’ l’ordine che il Signore rivolge a Giuseppe tramite il suo angelo quando, per la seconda volta, lo visita in sogno. Quello che più colpisce e interroga è la prontezza e la docilità con la quale  Giuseppe obbedisce: senza esitazione, senza farsi domande sulle difficoltà cui sarebbe andato incontro: «Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode» (Mt 2,14-15).
Non è facile comprendere  cosa ci sia stato nella mente e nel cuore di Giuseppe al suo risveglio…Immagino un conflitto di pensieri e stati d’animo diversi ad un certo punto illuminati da  un unico grande desiderio: lasciarsi docilmente guidare da Dio e dal suo Spirito, da quel Dio di cui Giuseppe aveva imparato a fidarsi e della cui bontà, fedeltà e compagnia aveva fatto già esperienza quando, fortemente angustiato davanti all’incomprensibile gravidanza di Maria, per la prima volta gli aveva rivelato la sua volontà attraverso un sogno.
Giuseppe è per noi luminoso esempio di uomo “abitato” dallo Spirito Santo, è testimonianza preziosa di come lo Spirito di Dio riesca a parlare e ad agire nel cuore e nella vita di chi sa mettersi umilmente in ascolto della sua volontà. Una volontà che può essere diversa dai nostri desideri ed aspettative, che può presentarsi attraverso situazioni ed incontri che si preferirebbe evitare.
La vita spirituale che Giuseppe ci mostra non è una via che spiega, ma una via che accoglie, che sa fidarsi e abbandonarsi ad un disegno che non si manifesta mai subito tutto chiaro e comprensibile ma che, proprio per questo, chiede semplicemente di “consegnarsi”. Giuseppe è uomo che “accoglie” perché prima di tutto è uomo capace di silenzio, quel silenzio indispensabile per riconoscere, ascoltare, custodire nel profondo la Parola e il disegno di un Altro. 
Non penso che ci sarà mai un angelo che venga a visitarci in sogno per indicarci cosa fare, dove andare, quale decisione prendere…Posso però affermare, in base alla mia esperienza, che il Signore continuamente ci “visita” ponendoci accanto persone concrete che con i loro preziosi consigli, suggerimenti, richieste, bisogni, attenzioni e premure ci “parlano” e ci aiutano a capire dove Lui ci sta aspettando.
In una realtà molto complessa, come quella che stiamo vivendo, Giuseppe può davvero aiutarci a ricomprendere il valore del silenzio, dell’ascolto, della docilità allo Spirito, della richiesta umile e fiduciosa del dono della Sapienza: “Donaci o Dio la Sapienza del cuore perché ci assista e ci affianchi nella fatica e noi sappiamo che cosa ti è gradito”. Una richiesta che, prima di essere nostra preghiera, è già Sua promessa: “Ti farò saggio, ti indicherò la via da seguire. Con gli occhi su di te ti darò consiglio”.
Lucia Monti
Ausiliaria Diocesana presso
la parrocchia di Lonate Ceppino
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