NEL SABATO SANTO DELLA STORIA/5

NEL SABATO SANTO DELLA STORIA/4

È la consolazione che nasce dalla speranza, la virtù teologale della speranza. Non si tratta dell’augurio che ciascuno si può fare che le cose vadano bene: “speriamo…”. Si tratta di vivere in profondità “la pazienza e la perseveranza … le virtù di chi attende, di chi ancora non vede eppure continua a sperare”. Esse sono fondate sulle parole di Gesù: con la vostra perseveranza salverete le vostre anime (Lc 21,19)
Maria non può che aver vissuto così quel sabato santo, perché, ci ricorda Martini, per tutta la sua vita ha “imparato ad attendere e a sperare”. Ha infatti “atteso con fiducia la nascita del figlio, perseverato nel credere alla parola dell'angelo anche nei tempi lunghi in cui non capitava niente, ha sperato contro ogni speranza sotto la croce e fino al sepolcro”. Non può dunque che aver “vissuto il sabato santo infondendo fiducia ai discepoli smarriti e delusi”.
NEL SABATO SANTO DELLA STORIA/3

NEL SABATO SANTO DELLA STORIA/2

NEL SABATO SANTO DELLA STORIA/1

È forte questa testimonianza e ci scuote profondamente, perché esprime, senza bisogno di aggiungere altre considerazioni, i sentimenti e il grido di tanti, anche dei credenti, in questi giorni.
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