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IN FESTA PER IL DONO DELLA VOCAZIONE: Anna

anna bernaQuarant'anni! Tanti e soprattutto passati in fretta, troppo in fretta. Mi chiamo Anna. Ausiliaria diocesana da quarant'anni, vissuti tra insegnamento, oratorio e parrocchia. Una vita, una storia.
Ogni tanto affiorano qua e là dei ricordi: persone tante, veramente tantissime e di tutte le età, e poi luoghi, situazioni, eventi, fatiche, gioie. Cerco di riassumere tutto questo tempo con due parole: mano e occhi. E con la parola mano ci aggiungo "dono", con occhi abbino "aperti".
Ero in prossimità dei voti perpetui e mi era stato domandato di scegliere una frase per la tradizionale immaginetta ricordo. Ho pensato che avrebbe dovuto essere un desiderio da affidare al Signore per gli anni che dovevano venire. E tra le tante letture avevo scelto una frase di Paul Claudel "Che vale la vita se non per essere donata? E perché tormentarsi tanto, quando è così semplice obbedire?". A qualche anno di distanza mi era stato chiesto di cambiare il luogo del servizio dove c'ero da tanti anni. Si trattava di uno "strappo" doloroso; chiacchierando, un amico mi aveva ricordato Gesù che dice a Natanaele: "Vedrai cose ben più grandi!" (Gv 1,50b). A distanza di tanti anni devo riconoscere che non mi sono mancate né le gioie né le fatiche né i rimpianti né gli errori, ma il tutto è stato condito con il desiderio di donare la mia vita a Dio e alla gente e tenere gli occhi aperti per cogliere le novità e la bellezza. Quello che mi voglio augurare e che allargo a chi legge è di avere voglia di camminare perché sulla strada capitano fatti e persone che ti arricchiscono.
Grazie a chi ho incontrato e ha reso bella la mia storia.                                                         

Anna Bernasconi 

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