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GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LE VOCAZIONI: testimonianze di vita donata

tempestaPer la 57' giornata mondiale di preghiera per le vocazioni proponiamo alla vostra lettura una riflessione sul messaggio del Papa a partire dal Vangelo proposto: Gesù e Pietro sulle acque (Mt 14,22-33) e dalle quattro parole della vocazione: dolore, gratitudine, coraggio e lode.

In questi mesi il nostro cuore è stato attraversato da molti sentimenti e qualche volte a guardarlo bene ci siamo persino spaventati. Abbiamo provato paura - mi sembra mi manchi il respiro! - qualche volta ci siamo abbandonate allo sconforto - in questo tempo non può succedere nulla di buono!- ci siamo un po' isolate, pur di salvaguardarci - se starò per conto mio non rischierò!-. Per molti c'è stata anche la prova del dolore - sono come paralizzata di fronte a tanto dolore -.

Il dolore, la paura, lo sconforto, l'isolamento ci hanno provato: forse mai come in questi tempi ci era capitato di dover lottare con sentimenti così intensi e così pervasivi. Eppure proprio in questi giorni, chiamate a far memoria della nostra vocazione, il Papa ci racconta di ben altri sentimenti che attraversavano il cuore dei discepoli in mezzo al lago di Tiberiade: il dolore, che ci rendeva immobili, diventa la fatica di immaginare qualcosa di nuovo, la paura, che ci toglieva il respiro, viene schiacciata da una Parola forte che dà coraggio, l'egoismo, che ci aveva isolato, diviene gratitudine per tante sorelle e fratelli compagni di viaggio, lo sconforto dei giorni tutti uguali diventa lode per le meraviglie nascoste nelle fessure delle nostre esistenze.
In questo tempo abbiamo avuto modo di dialogare con tanti sentimenti diversi che attraversano il nostro cuore: non sempre siamo riusciti a dare un ordine... eppure se penso alla mia vita donata, ad ogni vita che finalmente ha trovato la ragione per perdersi, ad ogni vita che finalmente risponde al perché della sua vita riconosco che è una vita che attraversa il dolore, la paura, che conosce lo sconforto e l'isolamento - certamente non ne è immune - eppure una vita donata, una vita che ha risposto al suo perché e al suo per chi se tira le somme non può che essere una vita che esplode nella lode, respira di gratitudine, abbraccia il coraggio e ama la fatica.
Anche ad una vita donata in mezzo alla tempesta capita di sentire la paura, il dolore, lo sconforto e l'isolamento, ma ha imparato che bastano poche parole per restituirla al suo "per chi": Signore, se sei tu, comanda che io venga a Te! Perché se sei Tu, io lo so - perché l'ho già sperimentato - mi renderai capace di venire fino a Te, di essere come te di camminare sulle acque tempestose delle mie paure, del mio dolore, del mio sconforto e del mio isolamento!

Per questo vogliamo offrirvi tre racconti di vita donata, per scorgervi un perché e un per chi che a prima vista può sembrare un fantasma ma che a ben, vedere, è Colui che sa far tacere ogni paura, ogni dolore, ogni isolamento e ogni sconforto. Alcune di noi, a partire dal carisma, ci racconteranno come hanno incontrato la Risurrezione nella loro vita e come oggi ne danno testimonianza attraverso il servizio pastorale

 9 maggio: Paola; 16 maggio: Chicca; 23 maggio: Terry

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