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Dopo 25 anni... PAOLA

photoNella sua fedeltà, la mia fedeltà: abbiamo un tesoro in vasi di creta

 

Ho nel cuore una scena e un dialogo a cui ho assistito quando ero giovane. Stavo passando dalla piazza del Duomo e probabilmente si era appena conclusa una celebrazione in cui erano presenti tantissime suore (forse era un giubileo delle religiose). Ero dietro al Duomo e due ragazzi vedendo tutte queste consacrate (parecchie anziane) dicono: "Certo è che il Signore è proprio fedele! Se una suora abbandona la sua vocazione non è colpa del Signore, è solo colpa sua!".
Ora che sono qui a festeggiare il mio 25° anniversario di consacrazione dico proprio così: la mia fedeltà è risposta alla Sua fedeltà.

Tuttavia è un'altra la frase che mi ha "guidato" in questi anni: "Abbiamo un tesoro in vasi di creta".

San Paolo si rivolge così alla Comunità di Corinto guardando alla sua vita. E' vero, è proprio così! Guardare ai 25 anni di consacrazione è stato per me guardare a quel materiale fragile che sono io con le mie debolezze, le mie fragilità e i miei difetti, e guardare a quel tesoro che 27 anni fa ho deciso di comperare "mettendo" la mia vita a servizio di quella passione che mi "animava" sin dalla mia adolescenza: l'edificazione della Chiesa locale.

Certo tutto questo nella mia ricerca è stato sostenuto da quella relazione importante con Gesù che poi inevitabilmente ti porta a prendere in mano la tua vita dandole una direzione che per me è stata la consacrazione e che per altri può essere la vita matrimoniale.

Un incontro casuale mi ha portato a conoscere l'Istituto delle Ausiliarie... In una parrocchia vicino a dove abitavo a Milano c'era una comunità di Ausiliarie: le ho conosciute recandomi lì a "tenere" gli incontri per gli educatori dell'Azione Cattolica dei Ragazzi. Incontrandole poi più da vicino mi sono resa conto che quella passione che "infiammava" il mio cuore poteva trovare lì la sua espressione. Insomma ...quell'Istituto che avevo conosciuto per caso faceva al caso mio. Da questo incontro ho capito profondamente che ogni incontro è importante per la storia di ciascuno e anche oggi cerco di comprendere sempre nelle situazioni e negli incontri che faccio ciò che il Signore mi vuole dire.

Così ho iniziato una cammino che mi ha portato fino a qui. La consapevolezza di sapere di avere un tesoro nella mia vita mi ha sostenuto in questi anni di fedeltà al Signore: anni in cui hanno avuto sempre un certo peso gli incontri che ho fatto (sia prima che dopo la scelta di consacrazione): penso alla mia comunità di origine, agli amici che mi sono stati vicini nella mia decisione, alla mia famiglia, all'Azione Cattolica prima e poi alle Comunità dove ho svolto il mio servizio: Malnate, Lonate Ceppino, San Giuliano Milanese e ora Sesto San Giovanni. Penso alle innumerevoli persone che ho incontrato e in qualche modo accompagnato in questi anni, ai sacerdoti con cui ho collaborato sempre in modo schietto e sereno e che mi hanno aiutato a rimanere fedele nonostante le fatiche e le incomprensioni che incontravo nel servizio che svolgevo, alle sorelle che in comunità condividono la mia stessa passione.

Guardare a questi 25 anni di consacrazione fa nascere in me un grande grazie al Signore perché dopo quel piccolo si' detto con timore e trepidazione (come le donne al sepolcro) il 27 agosto 1994 mi sono resa conto come il Signore ha fatto nascere attraverso di me, con me ed in me grandi cose. Vivere la celebrazione dei Giubilei è sicuramente per me una modalità per ringraziare il Signore per la mia (e quella di tanti altri uomini e donne) fedeltà, segno che anche oggi si può continuare a scommettere sul Signore.

Paola Gervasi

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