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Battesimo di Gesù: Camminare e scendere: Gesù

Ed ecco! Accade anche oggi! Signore tu vieni!

E lo fai con un profilo basso! Come quella prima notte a Betlemme tra i pastori e le greggi o come in quel tuo primo giorno pubblico al Giordano. (“Gesù venne da Nazaret di Galilea”). Signore tu vieni da Nazaret, luogo sconosciuto ai più, ma non alla voce del cielo che parla alla terra.

Non è allora un caso che, lasciato questo luogo, per prima cosa tu abbia attraversato la Galilea e, scendendo sotto il livello del Mare, sia giunto in Giudea, alle rive di quel fiume che significa “scorre sempre più giù”. (“Fu battezzato nel Giordano da Giovanni”).

Ci hai trovato tutti lì, in attesa e in ricerca di qualcuno che si avvicinasse senza vergognarsi di stare con noi. Sei sceso in queste acque di terra e sulla tua pelle si sono scritti, man mano, i nomi di tutti noi! Poi ci hai portati fuori, come si fa tra familiari stretti!

Che gioia per il Padre: ha squarciato i cieli e guardandoti tra noi ha esultato!

E, uscendo dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito discendere su di lui come una colomba. E si sentì una voce dal cielo: "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto" ( Mc 1,9-11).

In te e con te, il cielo ci ha visti restituiti alla luce.

- Signore Gesù, sei il Dio vicino e anche in questo Natale che abbiamo celebrato, sei sceso nelle profondità della nostra vita, nelle ombre e negli insuccessi della nostra povera umanità.

Sei venuto tra le nostre contraddizioni e infedeltà e hai portato alla luce, il Figlio di Dio che siamo noi. Non stancarti di ricordare al cuore i passi dello scendere che ci rendono fratelli e sorelle.

Amen

Prima di andare, prega con alcuni versetti del Salmo 138

Io ti rendo grazie:

hai fatto di me una meraviglia stupenda;

meravigliose sono le tue opere,

le riconosce pienamente l’anima mia.

Non ti erano nascoste le mie ossa

quando venivo formato nel segreto,

ricamato nelle profondità della terra.

Ancora informe mi hanno visto i tuoi occhi;

erano tutti scritti nel tuo libro i giorni che furono fissati

quando ancora non ne esisteva uno.

Quanto profondi per me i tuoi pensieri,

quanto grande il loro numero, o Dio!

Se volessi contarli, sono più della sabbia.

Mi risveglio e sono ancora con te.

                                                                                                                              Paola Vitali -ausiliaria diocesana-
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