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IN FESTA PER IL DONO DELLA VOCAZIONE: Emanuela

20210516 184203“Se po’ campà senza sapé pecché ma non se po’ campà senza sapé pecchi”.
Decisamente in dialetto e così detto da una donna profondamente semplice e diretta, questo proverbio mi rimbalza dentro e mi sollecita a un continuo movimento.
“Si può vivere senza sapere perché, ma non si può vivere senza sapere per chi”.
Che storia! Wonder! Una meraviglia che mi sono sentita consegnare in un dono. Un regalo da ‘Chi’ mi conosce e ha un sogno per me, per te, per noi… tutti.
Allora il desiderio è diventato grande, alto, profondo tanto da non poter far a meno di trafficare con questo regalo. E scoprirmi, dentro questo desiderio, chiamata ad essere dono. 
Mi risuonano alcune immagini. Da Pasqua a Pasqua, in mezzo a Galilee, tra abbondanze e carestie.
Con scarponi e con sandali. A volte con il sentire di camminare a piedi nudi, che male e che libertà. Talvolta ad occhi chiusi e talvolta ad occhi spalancati, che salti nel vuoto.
Inciampare e cadere e ricominciare, che "hesed". Sì, Dio usa Misericordia e, so solo balbettare, quanto è concreta, visibile…incondizionatamente gratuita.
Ho imparato e imparo dal “chi” dell’umanità. I piccoli, gli “anawin” che vivono di fiducia. Chi sa chiedere, chi racconta, chi si apre al nuovo, chi vive la durezza della vita, chi è margine, chi cerca, chi non smette di amare, chi aspetta, chi sceglie di camminare adagio adagio verso una fontana, chi è comunità, chi ha la gioia dentro... I “chi” incontrati e chi incontro. Grazie.
E mi ritrovo ancora con stupore a cercare e desiderare di divenire ciò che il Signore mi ha consegnato. 
I tuoi orecchi sentiranno questa parola dietro di te: «Questa è la strada, percorretela». (Is 30,21)
Emanuela Maistrello









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