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R-estate GIOVANI! - 2. La giovinezza è un soffio

Restate2Invochiamo il dono dello Spirito perché ci aiuti a lasciarci illuminare dalla Parola per prenderla sul serio, per darle fiducia nella nostra vita e permetterle di operare in noi con la sua potenza.

1Ricòrdati del tuo creatore
nei giorni della tua giovinezza,
prima che vengano i giorni tristi
e giungano gli anni di cui dovrai dire:
«Non ci provo alcun gusto»
(Qo 12,1).

1 - Il libro del Qoelet sembra essere stato composto in epoca persiana (verso la metà del 300 a.C.). Probabilmente nella Galilea o nella Samaria settentrionale. Dove si era sviluppata un’economia fiorente, con annessi e connessi (arrivismi, corruzione, ecc.).

2 - La parola ebraica tradotta con “tuo creatore” può venire da tre radici dal suono simile, ma dai significati diversi, cioè: creare (da qui “tuo creatore”); tagliare o abbattere (per cui alcuni traducono “tuo sepolcro”); e essere robusto (ma non è preso in considerazione). La frase potrebbe quindi voler dire: “Ricordati che devi morire”. Ma il versetto va comunque letto alla luce dei passi che lo precedono: 11, 9-10. Il tema toccato (“l’esperienza della giovinezza”), allora, come gli altri grandi temi del libro, deve essere visto alla luce di alcune costanti care all’autore sacro. Ne prendo in considerazione una sola che sembra essere importante nella struttura del libro, perché ha valore numerico 37 ed è presente 37 volte nel testo: “habèl”. Generalmente viene tradotto con “vanità”. Ora è vano ciò che è privo di valore. Parlare di vanità implica un giudizio di valore, un giudizio morale. Ora habèl è una parola essenzialmente concreta. Qoelet non dà un giudizio di valore sul reale, non fa una constatazione moralizzante. Certo, Dio giudica, ma in che termini questo avvenga è un profondo mistero.

3 - L’invito è quindi a pensare alla vecchiaia, perché la giovinezza è breve, è un soffio; e una vita lunga è la suprema gratitudine garantita al giusto da parte dei sapienti. Vivi in pienezza gli anni della gioventù ricordandoti che Dio ti chiederà conto della tua vita.

Per la riflessione

1 - Proviamo a guardare al cammino della nostra vita:

su quali valori abbiamo investito la nostra esistenza per non cadere nella vanità e nell’osservanza meticolosa solo di alcune norme perdendo di vista il significato globale del nostro cammino?

2 - Per te che vivi nei giorni della giovinezza: sei attento a ciò che più ti umanizza, senza strumentalizzare nessuno e nessuna situazione, ma ricercando ciò che costituisce il vero bene dell’altro?

Preghiera

Signore, questa Parola ci aiuti a vivere in pienezza l’età della giovinezza, nella ricerca della verità di noi stessi e per non cadere nella superficialità e nella vanità. Aiutaci a preparare fin d’ora l’età della vecchiaia nella scelta di Te come l’unico Bene. Amen.  
Maria Luisa Galbiati, Ausiliaria diocesana

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