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Quaresima digitale - 6

eucaristiaGesù entra in trionfo a Gerusalemme come vittima pasquale. Subito il pensiero va all'Eucaristia: "Ecco l'Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo". 

Siamo chiamati ad accorgerci che, mentre saremo tentati di fare qualcosa per Lui, Gesù starà già facendo qualcosa per noi.

Occorrerà passare dalla compassione PER Gesù, alla compassione DI Gesù.

Lo troveremo alle prese con la nostra salvezza:

"Uomo dei dolori che ben conosce il patire;

si è caricato delle nostre sofferenze;

si è addossato i nostri dolori;

per le sue piaghe siamo stati guariti"  (Isaia 52 e 53).

 BUONA SETTIMANA SANTA!

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Quaresima digitale - 5

GLI DICONO: "SIGNORE, VIENI E VEDI"

Qualche anno prima, sulle rive del Giordano, ai primi due discepoli che si erano avvicinati, inviati dal Battista, chiedendo dove abitasse, Gesù aveva risposto: "Venite e vedrete". Come a suggerire un'esperienza che no si riesce a descrivere, come a spingerli ad abbandonare le resistenze e a seguirlo per capire.

Ora accade il contrario. Non è Dio che invita gli uomini a entrare nel suo mondo. Gli uomini portano Dio nel proprio.

Vieni e vedi: Guarda quanto ci sconvolge la morte, Signore.

Vieni e vedi: Guarda quanto dolore può sperimentare il nostro cuore.

Vieni e vedi: Siamo impotenti davanti alla morte.

 GESU' PIANSE

Piange Dio. Piange.

E questo pianto

ci scuote e ci sconvolge.

Dio soffre. Come noi.

Dio sa.

Lazzaro

(da: P. CURTAZ, Gesù guarisce)

Medita attraverso un mosaico di Rupnik 

gesù di nazareth zeffirelli

 

Medita con il film "Gesù di Nazareth" di Zeffirelli

 

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Quaresima digitale - 4

"Chi ha peccato, lui o i suoi genitori?"

Al tempo di Gesù si riteneva che ogni male, compreso quello fisico, derivasse da un peccato della persona o da quello di un suo familiare. Oggi sappiamo che il peccato ha un carattere e una responsabilità personali, ma anche un carattere sociale, cioè una ricaduta negativa sugli altri, così come ogni atto buono va a beneficio non solo di chi lo compie ma dell'intera umanità.

E' così anche per il perdono. E' nelle intenzioni di Dio il carattere universale della salvezza: "Il Padre vostro celeste non vuole che si perda nemmeno uno di questi piccoli" (Mt 18,14). E così Dio prepara per ciascuno di noi il perdono, perché possa giungere "in tutto il mondo" (Mc 16,15).

Prepariamoci all'incontro pasquale con la misericordia di Dio nel sacramento della Riconciliazione. E pensiamo a quanta strada può fare l'effetto buono del perdono.

Se vuoi, puoi meditare con il canone di Taizé: "Dio non può che donare il suo amor".

 

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Quaresima digitale - 3

"Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi" (Gv 8,31)

Noi, discepoli di Gesù, siamo chiamati ad essere persone che ascoltano la sua voce e prendono sul serio le sue parole. Per ascoltare Gesù, bisogna essere vicino a Lui, seguirlo, come facevano le folle del Vangelo che lo rincorrevano per le strade della Palestina. Gesù non aveva una cattedra o un pulpito fissi, ma era un maestro itinerante, che proponeva i suoi insegnamenti, che erano gli insegnamenti che gli aveva dato il Padre, lungo le strade, percorrendo tragitti non sempre prevedibili e a volte poco agevoli. Seguire Gesù per ascoltarlo. Ma anche ascoltiamo Gesù nella sua Parola scritta, nel Vangelo. Vi faccio una domanda: voi leggete tutti i giorni un passo del Vangelo? Sì, no…sì, no… Metà e metà… Alcuni sì e alcuni no. Ma è importante! Voi leggete il Vangelo? E’ cosa buona; è una cosa buona avere un piccolo Vangelo, piccolo, e portarlo con noi, in tasca, nella borsa, e leggerne un piccolo passo in qualsiasi momento della giornata. In qualsiasi momento della giornata io prendo dalla tasca il Vangelo e leggo qualcosina, un piccolo passo. Lì è Gesù che ci parla, nel Vangelo! 
 
(papa Francesco, Angelus del 16.03.2014)
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Quaresima digitale - 2

CHE COSA DIRESTI SE FOSSI LA SAMARITANA?
 
Trova un momento per dialogare con Gesù. 
Suggeriamo due preghiere, a partire dalla sua "normale" stanchezza e dalla conoscenza che Lui ha di te.
 
1.
«Grazie, Signore, perché conosci quanto poco valgo, perché conosci le mie sconfitte e le conosci con amore. Grazie perché conosci tutte le mie negligenze, le mie vigliaccherie che quasi nessuno conosce. Grazie perché conosci i miei peccati, le mie pigrizie, la mia sonnolenza, le mie chiacchiere, le mie arrabbiature, i miei litigi: tu però li conosci con amore, non te ne spaventi e mi resti vicino egualmente, li conosci e mi vuoi migliorare. Gesù, tu vedi in che situazione sono! Certe volte non so proprio da che parte voltarmi; sono come la samaritana, una povera donna senza cultura e senza istruzione; sono incapace di uscire dalla situazione in cui mi sono venuto a trovare. Tu mi conosci, Gesù, e questo mi basta».
 
(da: Carlo Maria Martini, "Tu mi scruti e mi conosci")
 

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