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Uscire 6. Passi nuovi in canto e danza: l'uscita delle donne

uscireAnche le donne partecipano in prima persona e collaborano all'impresa divina salutando l'evento con esultanza. Lo studio accurato della sintassi narrativa di Es 15,19-20 permette di affermare che il narratore biblico racconta in sequenza due eventi (i due canti) quasi contemporanei, ma che, anche se di lei si parla dopo, fu una donna, Miriam, ad intonare il canto che coinvolse poi tutto Israele, donne e uomini, nella lode del Signore. Anche al di là del Mare, allora, le donne collaborano con le uscite divine. Lo specifico contributo della mano di Miriam con il suo tamburello (Es 15,20) è quello di far uscire dal teatro della lotta e sancirne la fine . Il suono del suo tamburello segna il ritmo dell'uscita dal letto del mare e del nuovo cammino, mentre l'invito al canto (Es 15,21) chiama tutto il popolo e i lettori alla celebrazione della salvezza.

La danza di Miriam, che evoca la lotta, la vittoria, la gioia, ma anche il dolore del parto, oltre a dare una concretezza estrema alla meditazione proposta al lettore, insegna a riconoscere nella vita l'azione di liberazione di Dio, soprattutto quando questa assume la forma di una vita che passa dalla morte, e rende comunicabile la salvezza sperimentata. Fu dunque quel canto che dischiuse gli occhi di Israele, abilitandolo a riconoscere la mano di Dio in azione (Es 14,31) sotto le cause seconde e la mano di Mosè. In fondo, come per Abramo, è questo il segreto che trasforma un'uscita in un cammino promettente. In fondo, come per Mosè, è aver sperimentato in prima persona la salvezza che ne rende mediatori e profeti per altri, anche al di là dei propri limiti umani.

(da L. Invernizzi, «Esci e cammina! Appunti di viaggio per esseri di nascita», Servitium III 2013(2014) 17-24, 22-23)

Traccia per la preghiera

Leggi con calma il brano biblico: Lc 1, 39-56

39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo . Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo . 45E beata colei che ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto".

46Allora Maria disse:
"L'anima mia magnifica il Signore
47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
48perché ha guardato l'umiltà della sua serva.
D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
49Grandi cose ha fatto per me l'Onnipotente
e Santo è il suo nome;
50di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
51Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
52ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
53ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
54Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
55come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre".
56Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.

Domande per te

- Ti  capita di rileggere e rielaborare le vicende quotidiane della tua storia e riconoscere nella loro trama l’intervento di Dio? Ci sono persone, luoghi, situazioni che ti parlano della presenza di Dio, oggi? Soffermati su ciascuno di essi, contemplali e ringrazia il Signore per questi doni che hai ricevuto.

- Nella preghiera, chiedi al Signore di porterlo riconoscere vivo e presente, accanto a te, in ogni momento: nelle soddisfazioni, nelle sofferenze, nella gioia, nella tristezza,  nel successo, nel fallimento, nell’entusiasmo e nella paura. 

- Senti la responsabilità che il Signore ti ha dato  come suo collaboratore per creare un mondo migliore? Quale passo ti chiede di compiere per testimoniarlo nella vita? Per colorare con il suo amore la realtà che ti circonda? Quali sono le resistenze che ti bloccano maggiormente? Domanda aiuto allo Spirito santo, affinché tu possa superarle.

- Affida al Signore il tuo futuro, quello dei tuoi cari e di tutta l’umanità.


Preghiera

Ti ringrazio Signore, perché hai scelto di abitare la storia degli uomini.
La tua visita è una novità che ci riempie di gioia,
vince la paura,
infonde speranza per il futuro.

Non siamo più tristi, perché non siamo più soli:
ti sei fatto nostro compagno di viaggio,
tu hai colmato le nostre mancanze,
hai riempito il nostro vuoto,
hai guarito le nostre fragilità.

Chi ti incontra e sperimenta la tua presenza,
subito, senza perdere tempo,
è spinto dall'urgenza di condividere il dono con il prossimo,
perché il tuo amore si diffonda ovunque
attraverso il nostro prenderci reciprocamente cura gli uni degli altri.
E così ogni giorno rinnovi la tua vicinanza
nella quotidianità della nostra esistenza.

E' bello sentirsi amati,
è bello sentirsi importati per qualcuno,
è bello che ci sia chi ci ricorda che
il tuo Amore per gli uomini non avrà mai fine.
E' bello essere tuoi collaboratori,
trasmettere questa gioia,
essere strumenti del tuo Amore.

Ti ringrazio per tutte le persone che, senza grandi clamori,
si sono prese cura di me
e per chi, ancora, mi è a fianco nel cammino.

Ti ringrazio per coloro che
dedicano la propria vita per il bene di altri,
nelle piccole cose di tutti i giorni,
nella condivisione di gioie e di dolori,
nell'accompagnare chi è solo e sfiduciato,
nell'alleviare la malattia e la solitudine.
Fa' che anch'io possa essere un tuo collaboratore,
mettendo in circolo tutto ciò che ho ricevuto.
Donami il tuo Spirito, che mi aiuti a rialzare la testa:
dalle mie faccende, dalle mie preoccupazioni,
dalla mia pigrizia, dalle mie paure,
per guardare negli occhi chi mi poni accanto,
chi ha bisogno del mio aiuto,
chi mi chiede un po' di amicizia.

Donami il tuo Spirito, che mi guidi ogni giorno all'incontro con te,
perché non sbagli il luogo o il tempo dell'appuntamento.
Donami il tuo Spirito, che mi dia nuova vitalità,
che infonda in me la stessa fretta che animava Maria:
hai tanto amore da diffondere, attraverso me,
fa' che non resti imprigionato
dalle mie durezze, dal mio orgoglio,
dalle mie diffidenze, dal mio egoismo.

Visitaci ogni giorno, sciogli il nostro cuore, rendici tuoi testimoni
e allora nel mondo si potrà danzare sulla musica nuova
della gioia, della pace, della giustizia,
della misericordia, del perdono
che tu ci hai già donato.
Amen.

a cura di Annarosa Galimberti


- Affida al Signore il tuo futuro, quello dei tuoi cari e di tutta l'umanità.

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