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Sante subito! Metti un dado in piazza a San Fedele...

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famiglie milano...in un sabato di metà giugno, a pochi passi dal Duomo, in un pomeriggio assolato, ma con una certa brezza che rende il cielo terso e la calura sopportabile. Metti un dado, un percorso sul manto stradale che ricorda il gioco dell'oca, tre tiri per famiglia e la piazza si anima di vociare, di sguardi, di confronti e in qualche caso di confidenze sussurrate. E' il sabato della festa per le famiglie della Diocesi, richiamate dal Vescovo Mario, attorno alla cattedrale per un momento di festa, di ascolto e di preghiera insieme.
Tre piazze attigue accolgono nel pomeriggio piccoli e grandi con stand, giochi, colori e fantasia.
In Piazza San Fedele l'animazione è curata da "Incontro Matrimoniale", "Equipe Notre-Dame", "Retrouvaille" e "Gruppo Acor", realtà di accompagnamento e di sostegno alla famiglia anche in periodi di crisi e separazione.
La coppia con le sue risorse, capacità e conflitti è al centro di questo spazio rappresentativo della vita familiare: il giro dell'oca che occupa la piazza è attorniato da stand in cui altri giochi sottolineano l'importanza di sincronizzare i tempi, insaporire la minestra quotidiana, riconoscere le qualità di ciascuno e ricordare che il nostro corpo parla e ci parla.
Con il primo lancio del dado si apre il giro e come coppia, singolo o famiglia potremmo imbatterci nella casella dell'arrivo di un figlio oppure della sua persistente assenza. Nella casella dell'avvio di una convivenza o della celebrazione di un matrimonio; nel superamento di una crisi o nella perdita del lavoro. Nella casella di un affido o di un'adozione, nella fatica di crescere i figli, così come sono, o nella malattia, nel divorzio o altro ancora. Come reagiremmo in situazioni simili? Nel retro della mappa che ci è stata consegnata, ecco alcune possibili azioni: quali tra queste sarà la nostra? Ne faremmo altre?
Come partecipanti veniamo ospitati in situazioni distanti o vicine al nostro vissuto e siamo posti di fronte a scelte che forse non dovremo mai fare, o forse sì... e il tempo, seppur breve, è sufficiente per fare breccia e aprire uno spazio di dialogo. Non c'è fretta né imbarazzo. Ciò che conta è ricordare che in ogni circostanza della vita, ci rimane la possibilità di una ricerca e di una scelta, tanto più libere quanto più vicine alla verità di noi stessi e degli altri. Non a caso, ci viene consegnato, come ricordo, il motore di ricerca e di sintonizzazione per eccellenza: l'amore di Dio, presente in ogni casella reale della nostra vita. Come a dire, non farne a meno nelle decisioni del presente e del futuro, così che anche il passato possa giovarne... Il Suo è un BENE eterno, inesauribile, attraversa ogni muro anche quello del tempo!

Paola Vitali

 

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