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Memoria di S. Paolo VI: la Chiesa si fa dialogo

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montiniCelebriamo oggi la memoria liturgica di San Paolo VI, a cui siamo legate per la profonda intuizione che ebbe del nostro carisma quando era Vescovo di Milano, intuizione che consegnò al discernimento ecclesiale portato a compimento, in una lunga opera di fondazione, dai sui successori, i card. G. Colombo e C. M. Martini insieme alle giovani della Diocesi che si riconoscevano in esso.  

Negli anni che precedevano il Concilio la novità della sua intuizione, dalle tinte profetiche, era la convinzione del necessario passaggio, per le donne consacrate, dalla collaborazione alla pastorale del Vescovo alla corresponsabiltà con lui per la cura della Chiesa locale. Questo comportò la nascita di una nuova figura di donna consacrata - l'Ausiliaria Diocesana - che attinge la propria spiritualità dalla Chiesa ambrosiana e che della Chiesa locale fa l'orizzonte del proprio servizio. 

L'appello che oggi vogliamo fare nostro è contenuto nella Ecclesiam Suam: la Chiesa deve venire a dialogo con il mondo in cui si trova a vivere. La Chiesa si fa parola; la Chiesa si fa messaggio; la Chiesa si fa colloquio. Nessuno è estraneo al suo cuore. Nessuno è indifferente per il suo ministero. E' la forma della pastorale.

Barbara Olivato

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