Per me sicuramente è il tempo di scegliere, come ci diceva il papa, «che cosa conta e che cosa passa, di separare ciò che è necessario, da ciò che non lo è». A livello personale, ma anche nel nostro servizio pastorale; il coraggio di decidere ciò che veramente ci aiuta a vivere secondo il Vangelo e ciò che non serve più!
È tempo di riguardare i nostri consumi e accorgerci che l’essenziale per vivere bene è davvero poco, il resto rischia di essere un di più e a volte diventa uno scarto a scapito di chi non ha neanche questo poco.
È tempo di accorgerci che la nostra “madre terra” ha bisogno di noi, anche del nostro piccolo sforzo: risparmiare l’acqua, risparmiare l’energia spegnendo le luci superflue o usando la bici invece dell’auto, scegliere di acquistare con consapevolezza. Non possiamo più pensare che alla nostra “casa comune” debbano pensare gli altri.
È tempo di accorgerci che non possiamo vivere da sole, che siamo tutti interconnessi, che le relazioni sono il respiro che ci permette di vivere da esseri umani. Siamo tutti come dice papa Francesco «sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari,tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda».
Quale dono sono gli altri, certo a volte faticosi esattamente come noi, ma come faremmo da soli!
È tempo di non lasciare indietro nessuno, di adattare il nostro passo a chi è più lento, più in affanno, più “debole”; questo vale a livello mondiale, di economia e sviluppo, ma anche tra noi, non super donne, ma donne che vogliono camminare insieme e non hanno paura di rallentare per aspettarsi.
È tempo di riscoprire tutta la nostra creatività, la fantasia e l’estro che ognuna ha, è tempo di uscire dagli schemi e provare vie nuove.
È tempo di dire grazie, smettere le lamentazioni, guardare le tante risorse e doni che abbiamo e riscoprire la gratitudine. Verso Dio e verso gli altri.
Guardiamo la creazione, questo capolavoro che Dio ha voluto per allietare la vita dei suoi figli, e ripartiamo con coraggio. Riascoltiamo l’annuncio che ci ha fatto nascere per quel che siamo; Egli è Risorto e vive accanto a noi.
Sonia Mondonico