Papa Francesco, sin dall'inizio del suo pontificato, ha più volte denunciato il traffico di esseri umani, definendolo "crimine contro l'umanità" e spronando tutti a combatterlo e a prendersi cura delle vittime. Facendo proprio l'appello del Papa, il Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti, il dicastero vaticano di Giustizia e Pace e le Unioni internazionali femminili e maschili dei Superiori/e Generali (UISG e USG), promuovono la Giornata internazionale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone.

Anche nella nostra Diocesi sarà celebrata la giornata internazionale di preghiera contro la tratta di esseri umani con la presenza del card Onayekan vescovo di Abuja in Nigeria, martedì 10 febbraio in Duomo a Milano alle ore 21.

A proposito di questo tema, molti sono gli istituti religioni femminili impegnati per sconfiggere questo crimine nei confronti di uomini, ma soprattutto donne sfruttate, attraverso progetti di recupero umano e sociale. Molte religiose lavorano in stretto contatto con diverse ONG e organizzazioni governative per sollecitare adeguate legislazioni contro trafficanti e di protezione e reintegrazione delle vittime, molto spesso giovani.

Anche per noi Ausiliarie il tema è molto importante. Ci prende da vicino: ci mettiamo a fianco di donne, i bambini e anziani, perché la vita di tutti sia rispettata e trattata in modo dignitoso. Negli impegni di tutti i giorni deve essere per noi prioritaria la promozione della donna emarginata e vittima di situazioni che la privano della sua dignità e libertà. Attraverso gesti di attenzione e sostegno vogliamo restituire un futuro di vita serena e decorosa degna di essere vissuta.