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Il nostro carisma con le parole della gente. La testimonianza di Fulvio

sg2Siamo qui a celebrare insieme i dieci anni di presenza delle Ausiliarie Diocesane nella nostra parrocchia a San Giuliano.
Siamo qui per renderci conto di che dono siano state e siano per noi.
Per comprendere un po' di più la loro spiritualità e pregare insieme a loro.
Per ringraziarle e ringraziare il Signore di questo dono.
Forse in questi anni, essendo abituati a vederle, qualcuno di noi ha dato per scontato la loro presenza, ha dato poco peso alla loro vocazione; non che loro ci tengano a darsi importanza, ma forse noi laici, nonostante tutti i discorsi che possiamo aver fatto o sentito, non comprendiamo facilmente le vocazioni di speciale consacrazione.

E poi quella delle ausiliarie diocesane è proprio di farsi lievito nella pasta, di servire la chiesa locale senza cercare una contropartita, neppure in termini di una particolare visibilità.
Anzi, a volte la loro visibilità è stata quella di essere esposte alla critica; ma anche il buonsenso popolare, senza troppa psicologia o filosofia, ci dice che sono quelli che costruiscono a essere più esposti alle critiche: quelli che fanno poco ne ricevono poche.
Ringraziamole di cuore quindi, impariamo ad apprezzare la loro chiamata che ci aiuta a vivere la nostra e cerchiamo di stare loro vicino.
Desideriamo per loro e chiediamo al Signore che realizzi i desideri del loro cuore:
poiché, come Maria di Betania, hanno scelto la parte migliore, questa non venga mai tolta loro e ricevano per questa scelta tanta gioia e consolazione, anche nelle inevitabili delusioni;
e poichè, come Marta di Betania, hanno però anche scelto di servire concretamente, trovino aiuto e compagnia nel loro fare e sentano sempre su di sè lo sguardo benevolo del Maestro che faccia loro mantenere l'equilibrio della santità.

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