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IN FESTA PER IL DONO DELLA VOCAZIONE: Stefania

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stefiLa vita si ha solo se si dà, si possiede davvero solo se si dona pienamente.
Tutti nella vita fanno progetti, sognano il loro futuro, come vorrebbero vedere realizzata la loro vita.
Poi succede che se lasci che il Signore invada la tua vita ti accorgi che Lui ti spinge a uscire dai tuoi schemi, ad andare oltre ai tuoi sogni. Occorre rischiare facendo "un salto di qualità", occorre fidarsi e abbandonarsi, occorre dire di sì a Dio...e ogni sogno si realizzerà.
Dio vede il cuore (cfr 1Sam 16,7).
Scrive papa Francesco: "le vocazioni tendono a generare e rigenerare vite ogni giorno. Il Signore desidera plasmare cuori di padri, cuori di madri: cuori aperti, capaci di grandi slanci, generosi nel donarsi, compassionevoli nel consolare le angosce e saldi per rafforzare le speranze."
In ospedale ogni giorno condivido la vita con uomini e donne che sono piegati a servire i corpi malati di disabili, di sofferenti e di abbandonati.
Il Signore ci chiede di deporre la vita, di disarmarci, di avere verso l'altro l'atteggiamento di chi gli lava i piedi. Già! Farsi lavare i piedi non è cosa facile da accettare. Se da una parte è prova della fatica di accogliere un dono, lasciandosi andare alla generosità dell'altro, senza approfittarne; dall'altra richiede la consapevolezza di un servizio, dove sporcarsi le mani, è un fatto.
Così lavare i piedi è non prendere le distanze dall'altro. E' accogliere l'ammalato così com'è, anche quando è pedante, arrabbiato, musone o addirittura cosi sporco e puzzolente da farti venir voglia di scappare via.
Questo servizio, tuttavia, non è solo lavare i piedi all'altro, ma anche lasciarsi lavare i piedi dall'altro ammalato o medico o infermiere che sia.
Nella fedeltà quotidiana alimentata dalla Parola e dall'Eucarestia, accompagnata da tanti fratelli e sorelle che camminano con me, sostenuta dalla fedeltà e dalla misericordia di Dio che nonostante le mie debolezze e le mie infedeltà non mi abbandona mai, anche quando mi sembra che il Signore si sia nascosto e mi lascia magari in mezzo a prove e incomprensioni e mi trovo a lottare per seguire ogni giorno la sua volontà, anche lì si realizza il sogno che Dio ha su di me, su ciascuno di noi.

Stefania Ganassin
Assistente spirituale Fondazione IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico - Milano
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