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SULL'ARPA A DIECI CORDE/5: Salmo 144

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IMG 20221015 WA0014O Dio, mio re, voglio esaltarti e benedire il tuo nome in eterno e per sempre.
Un canto di gloria e di riconoscenza da personale si fa comunitario in un crescendo corale di lode che nasce dal cuore e sale dalla terra verso Dio. Colui che prega è nella gioia per la bontà, la fedeltà, la tenerezza, la pazienza, la provvidenza del Signore per tutti i suoi figli. Dove rintracciare anche oggi, nella vita quotidiana, i tratti concreti per cui benedire e lodare? Da dove sgorga la gioia di questa preghiera, per la tenerezza di Dio che si espande, per la sua mano che si apre, per ogni desiderio saziato? Nel silenzio davanti a Lui ecco che si sgranano momenti e incontri.
Il cigolio di un'altalena e la gioia di un bambino: “Mamma mi sembra di volare!”
Il sussurro di una donna, anziana e sola, piegata da tanti lutti recenti: “Sa, non posso fare nulla... allora prego”.
La voce dal tono alto di un uomo in attesa del cibo della Caritas, chino su un altro uomo smarrito e confuso: “Abbiamo la stessa età, ma lui non capisce bene, però glielo spiego io”.
Lo squillo del telefono e una bambina felice che dice: “Dopo tanta fatica ho imparato a contare fino a 20 e te lo volevo dire!”
Gli occhi pieni di amore di due sposi con la vita segnata da una grande prova: “Avevamo tanti progetti, ma... ecco, va bene così. Il Signore ci è sempre stato vicino”.
Un rumore confuso in sottofondo e un sussurro: “Sono all'ospedale, ma oggi è il tuo compleanno: auguri!”.
La bontà, la tenerezza, la cura di Dio si manifestano negli incontri di ogni giorno, nella semplicità della vita, nell’ascolto di parole che si sentono solo se si ama.
Prega con il Salmo 144
Anna Maria Terzaghi,
Legnano
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