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Donne corresponsabili nella missione ecclesiale

un momento dei lavori con Serena NocetiLa tradizionale «due giorni di formazione» dell’Istituto di quest’anno si è svolta a Seveso nei giorni 14-16 gennaio ed è stata dedicata al tema della nostra identità peculiare di «donne di Chiesa», nella relazione tra carisma e ministero. Ci ha aiutato nello studio l’ecclesiologa Serena Noceti.
Lungi dall’inaridirsi su rivendicazioni di corto respiro, la riflessione ha fatto emergere i tratti peculiari del nostro servizio alla Chiesa come donne, che si attua attraverso l’annuncio esplicito del vangelo della risurrezione e custodendo per la Chiesa la consapevolezza che l’annuncio del vangelo è generatore della fede e della comunione ecclesiale.
Al nostro tradizionale appuntamento di studio e formazione hanno partecipato anche le Cooperatrici pastorali di Treviso, le Collaboratrici Apostoliche di Padova e le Cooperatrici ecclesiali di Vicenza, con le quali condividiamo l’essere donne che donano totalmente e stabilmente la propria vita per il servizio pastorale, sebbene ci differenzino alcune scelte che portano a determinazioni diverse di vivere il carisma.

Un segno dello Spirito? Nell’esortazione apostolica Evangelii gaudium, papa Francesco scrive che «c’è ancora bisogno di allargare gli spazi per una presenza femminile più incisiva nella Chiesa» (EG, 103); siamo consapevoli che questo non può essere fatto senza il nostro contributo di donne e che la nostra vita e la nostra riflessione comune sono un servizio alla Chiesa in questo senso. La realtà cambia quando si sperimentano in comunità quegli ideali che si vogliono raggiungere davanti al mondo.

Laura Invernizzi

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