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Verso la Pasqua 4 - Spogliato delle vesti

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Spogliato delle vesti"I soldati poi, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti, ne fecero quattro parti – una per ciascun soldato – e la tunica." (Gv 19, 23). Gesù,  ancora  una  volta,  viene  spogliato  delle  sue  vesti.  Il  gesto  umiliante,  di  disprezzo  già  compiuto  nel Pretorio, trova compimento nella rinnovata nudità. È  l’essere  nudo  di  Adamo  ed  Eva,  della  creatura  che  viene  al mondo,  è  l’essere  nudo  dell’umiliazione,  del disprezzo, dell’indifferenza, è l’essere nudo di chi dona tutto se stesso fino in fondo. Mi  capita  talvolta  di  trovarmi  spaesata,  zittita  da  tante  fatiche  e  sofferenze  che  si  svelano  a  poco  a  poco, aprendo  varchi  o  solo  piccoli  squarci  in  una  umanità  dolente  e  affaticata.  Mi  capita  di  cercare  qualche parola, di consegnare silenzi colmi di affetto e di condivisione, di trovare gesti concreti -a volte è più facile -  per  colmare  qualche  bisogno.  Mi  capita  di  essere  presa,  un  po’  spogliata  dalle  pretese,  dalle  necessità, anche  dall’ egoismo  di  chi  ti  vuole  tutta  per  sé,  ma  anche  di  sentirmi  presa  e  messa  a  nudo  da  un  Amore esigente.

 Mi  è  capitato  di  fermarmi,  impaurita  e  sorpresa,  di  fronte  alla  mia  povertà,  al  mio  sentirmi bisognosa  e  fragile.  Sono  stati  gli  occhi  curiosi  e  vivaci  di  una  bambina  di  pochi mesi  che  hanno  capovolto un  po’  il  mio  mondo.  Occhi  uguali  a  quelli  di  tanti  bambini,  una  storia  di  fatica  e  di  dolore  per  la  sua famiglia. Una creatura fragile ed indifesa mi ha messo di fronte alla mia debolezza, alla mia pretesa di facili soluzioni,  alla rabbia  per  tante  ingiustizie,  alla  mia  incapacità  di  riconoscere  l’agire  di  Dio  nella mia  e  nella sua storia. Quel volto, quella vita mi hanno costretta a guardare al mio volto, alla mia vita. Mi sono sentita persa  e  fragile.  Tuttavia  il  suo  abbandono  e  la  sua  fiducia  tra  le  braccia di  chi  cominciava  a  conoscere  mi hanno aiutata a riscoprire il volto misericordioso del Padre.

Annamaria Terzaghi, Ausiliaria diocesana– S. Giuliano Milanese

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