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UNA (STRA)ORDINARIA ATTESA: Avvento 2021

natività S MontePapa Francesco, nella messa di apertura del Sinodo ha posto una questione: "noi, incarniamo lo stile di Dio, che cammina nella storia e condivide le vicende dell’umanità?".

È una domanda che non ci lascia indifferenti: custodiamo nel cuore numerose biografie, molte confidenze, svariati racconti che ci edificano e sono motivo per essere riconoscenti e amare le persone incontrate, camminando fianco a fianco, nella vita e nella fede. Sappiamo dunque vivere il dono della relazione con queste persone nello stile di Dio? L’interrogativo ci stimola a vivere il tempo liturgico dell’Avvento come occasione per porre attenzione a coloro che quotidianamente incontriamo.

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5 - LA (STRA)ORDINARIA ATTESA di un giorno qualunque

struttura tipica di presepe napoletanoCiò che ho raccolto in queste righe, è la semplice e sofferta testimonianza di una persona da subito diventata amica che con curiosità mi ha coinvolto nelle vicende e negli anni complessi della sua vita fin dai primigiorni di questo mio particolare anno di esperienza nella chiesa di Napoli; dandomi così la possibilità di scorgere tra vie e cortili, il vissuto e l’anima  di chi, abitandoli, ha nutrito propria la fede. 
Mi chiamo Maria Francesca  e abito dalla nascita a Scampia,  periferia del comune di Napoli accanto ai quartieri di Marianella - patria di S. Alfonso Maria de Liguori - e di Secondigliano; comuni nelle origini, di poche case con grandi cortili, campi e animali.

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4 - LA (STRA)ORDINARIA ATTESA di scarcerazione

IMG 20211114 WA0006Entro quasi quotidianamente nella Casa Circondariale Francesco Di Cataldo S. Vittore. Sì una casa che in realtà casa non è e non lo deve diventare! A fatica cerco di raggiungere il secondo piano (se mi vedono le donne degli altri piani spesso mi fermano e può succedere di non riuscire più a salire…) dove ci sono le “nuove giunte”: corpi stesi sulla branda nascosti dalle lenzuola o dalle coperte; mani che stringono le sbarre, occhi smarriti… Mi fermo davanti ad ogni cella, è la mia via Crucis che diviene via di piccole luci. È qui che un anno fa incontro Léna (nome di fantasia ma il cui significato mi riporta a lei, infatti vuol dire: respiro-fiato, vigore, forza, spirito di volontà, per reggere a fatiche o perseveranze nell’azione nel dare e infondere speranza ad altre), basta un saluto uno sguardo un sorriso e da piccoli gesti inizia un percorso, si cammina insieme verso una nuova vita. 
Léna raccontaci qualcosa di te.

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AFFERRATI DALLA VITA! Proposta per 18/19enni e giovani

In Afferrati dalla vitaquesto tempo di ripartenza desideriamo sentire un più di Vita. La vita infatti ci restituisce il respiro, ci fa intuire la pienezza che ci attende e ci attira con la sua energia.
Abbiamo interrogato la Parola di Dio e il tempo liturgico che stiamo attraversando per approfondire questo desiderio perché non rimanga vecchia nostalgia ma ci metta in un cammino nuovo. 
In tre serate vorremmo ascoltare il racconto di Zaccaria, padre di Giovanni il battista, del vecchio Simeone e dei Magi sul loro incontro con la Vita... Attraverso di loro possiamo scoprire come anche noi attendiamo e cerchiamo la vita e qualche volta ne siamo misteriosamente sorpresi e superati!
Abbiamo scelto di usare la modalità on line che certamente non è la migliore, ma ci permette di strappare al nostro tempo così concitato qualche ora per confrontarci con la Parola. Ti aspettiamo su Zoom
 
           venerdì 10 dicembre: SORPRESI DALLA VITA - Zaccaria
           martedì 14 dicembre: LA VITA CHE ATTENDO - Simeone
           lunedì 20 dicembre: CERCATORI DI VITA - i Magi

Informazioni e iscrizioni, contattando Paola: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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3 - LA (STRA)ORDINARIA ATTESA di libertà

croceTra i tanti e differenti incontri che si vivono in Casa della Carità, da qualche anno ne abbiamo vissuti di inediti: cinesi convertiti al cristianesimo che riescono a fuggire da un regime che nega ancora la libertà religiosa e chiedono protezione al nostro Paese. Tra queste, raccogliamo la testimonianza della giovanissima Michela (nome di fantasia).
Sono una cristiana proveniente dalla Cina. Anche se la Cina è un grande paese, non c’è un posto dove i cristiani possano vivere in sicurezza. Da parte del partito comunista cinese, molti cristiani sono arrestati e perseguitati in modo brutale. Di conseguenza, molti cristiani sono costretti a lasciare le loro case e a vivere una vita in fuga, di città in città, per sfuggire agli arresti, fino a decidere di abbandonare il Paese e le loro famiglie. Io sono una di loro. Grazie al Signore, sono riuscita ad arrivare in Italia, dove c’è libertà di fede e ci sono chiese ovunque. Ringrazio il Signore di essere arrivata in un Paese così buono.
Per questo, non mi aspettavo che la commissione rigettasse la mia domanda di asilo politico: non avevano creduto alla mia storia di persecuzione! Ho ricevuto, così, una lettera di rimpatrio. Volevo solo vivere come una persona normale, essere libera di credere in Dio e leggere la Parola di Dio. Perché è così difficile realizzare quest’unico desiderio?

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